La Storia delle Terme di Roncegno
La vicenda turistica di Roncegno, a partire dal 1856, prende il via dalla scoperta, nel fianco del Monte Tesobbo, nella Valle del Diavolo, della famosa acqua che verrà poi riconosciuta minerale e con proprietà terapeutiche. L’acqua della sorgente andrà poi esaurendosi negli anni, e, visti gli stessi principi contenuti nelle acque, viene sostituita da quella della fonte di Vetriolo.
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Attestata l’azione terapeutica delle acque, sorge a Roncegno, grazie all’apporto di dottori e finanziatori, il primo stabilimento termale fra il 1859 e il 1861. I maggiori trattamenti termali sono i bagni e le fangature, ma non vi è ancora la possibilità si soggiornarvi fino alla seconda metà del 1800. Nel 1875 si costruisce infatti l’albergo, la sua capienza riusciva a contenere 80 persone e disponeva della sala bar, 32 cabine di prima classe, 4 cabine di seconda classe, al primo piano una vasta sala da pranzo.
L’albergo, con annesso stabilimento termale, nel tempo passa di proprietà a diverse società e numerose famiglie facoltose, ma è durante l’apporto della famiglia Waiz (fine Ottocento-inizio Novecento), che l’albergo preesistente subisce dei rinnovamenti alla struttura, tanto da vantare il nome di Grand Hotel, e viene costruito in aggiunta il Palace Hotel, dal quale prende poi il nome l’intera struttura. Grazie a questi rinnovamenti apportati, ai lavori alla sala idroterapica e alle numerose feste di gala, la struttura conosce un periodo di gran prosperità con l’arrivo di una clientela d’élite, proveniente, oltre che dall’Italia, anche da Germania, Inghilterra, Russia, America, Egitto…
Si ha una battuta d’arresto negli anni dal 1914-1919 e lo stabilimento viene occupato dalle truppe austriache, da quelle italiane e nuovamente da quelle austriache.
Nel 1921, dopo grandi lavori di riassetto, si ha l’inaugurazione il 10 luglio.
Il 1924 vede una stagione eccezionale, di gran successo con lavori al parco ed alla struttura. In questo periodo Roncegno è considerato un ricercato salotto del “bel mondo”, grazie anche ad una vasta campagna pubblicitaria.
Seguono stagioni mediocri e nel 1934 le terme diventano demaniali. Nel 1943 furono occupate da squadre militari: marina tedesca, Gestapo, polizia trentina e per un periodo anche Hitler Jugend. Naturalmente guerra ed occupazioni portarono danneggiamenti e asportazioni di materiali.
Nel 1946 si ha un’opera di totale risanamento e vengono chiesti i danni di guerra.
Nel 1952 si ha il trasferimento della proprietà dal Demanio alla Regione, per passare infine alla Provincia Autonoma di Trento nel 1972 fino ai giorni nostri.
Fino al 1988, i bagni sono chiusi e lo splendido hotel necessita di ristrutturazione e modernizzazione. In quel periodo le stesse persone che gestiscono ora la Casa Raphael hanno trasformato il datato palazzo in un moderno e confortevole luogo di incontro di corpo, anima e spirito.
"Casa Raphael ha avuto una straordinaria opportunità: la possibilità di migliorare in accordo alle necessità e desideri degli ospiti legati ai diversi ambiti culturali europei e italiani ed al legame che con essi si è stabilito nel corso degli anni. Li ringraziamo di cuore, perché condividendo ciò che cerchiamo e prendendosi cura di tutti noi collaboratori, sono lo stimolo fondamentale per la nostra crescita." Dott. Vincenzo Bertozzi